Barry non è un regista che riesco facilmente a inquadrare: ha diretto film geniali come Get Shorty e partecipato a veri e propri scempi cinematografici come Wild Wild West (1999).
Quest'anno è tornato con il terzo capitolo della trilogia MIB, complice la penna di Etan Cohen. No, non quello dei fratelli.
Men in black3 è diretto in maniera perfetta, ha un script pazzesco, colonne sonore al posto giusto, è recitato e doppiato magistralmente. Ogni cosa è al suo posto.
Qualcuno vi dirà che è prevedibile, non è vero.
La continuity rimane intatta, d'altronde si può fare tutto introducendo un personaggio come Griffin (Michael Stuhlbarg). Tranquilli, lo so, niente spoiler.
In breve.
- MIB 3 deve sicuramente molto ai paradossi temporali già affrontati in Back to the Future (1985) che vengono adattati - per certi versi rielaborati - da Etan Cohen.
- Il personaggio più riuscito è sicuramente quello interpretato da Josh Brolin: il K giovane. È stupefacente come l'attore sia riuscito a svecchiare il personaggio del cast originale interpretato da Tommy Lee Jones che, ahimè, sta invecchiando sul serio.
- Will Smith non colpisce particolarmente, probabilmente perché in ombra rispetto al talento di Josh Brolin, ma fa il suo lavoro.
- L'innamorata sexy di turno, manca. Compensa il romanticismo presente nel viaggio nel tempo.
- L'innamorata sexy di turno, manca. Compensa il romanticismo presente nel viaggio nel tempo.
Ah, c'è anche lei.
E il solito cattivone.
Men in black3 mi è piaciuto. Non è mai sopra le righe e, sinceramente, poteva andare molto peggio.
P.S. Il CGI è soddisfacente. Non è perfetto come quello di John Carter, ma non tutti hanno 300 milioni di dollari.
P.S.2 Il 3D è sostanzialmente inutile. Guardatelo in 2D, risparmierete e vi godrete di più il film.
E adesso foto random.
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