giovedì 18 ottobre 2012

Nascosto nel buio - la recensione -

hide and seek poster - nascosto nel buio
già mette paura, eh? no.
Avete presente la teoria della relatività complessa? Sì, quella portata avanti dal fisico francese con il nome strano. In pratica, la sua teoria parte dagli assunti di Einstein aggiungendovi la dimensione immaginaria, quella dello spirito. E proprio in questa dimensione Nascosto nel buio è un bel film.
Nella nostra dimensione, invece, l'ultima fatica di John Polson è un lavoro mediocre.

In sintesi.
Travis Bickle perde la moglie in circostanze drammatiche e decide di trasferirsi lontano - in una casa isolata con abbastanza stanze da poter ospitare due famiglie - con la figlia, Pita. 
Pita è psicologicamente provata dalla morte della madre e passa le sue giornate a giocare con Charlie, il suo amico immaginario. Travis - che è uno psicologo - cerca di far superare il trauma alla figlia, facendosi aiutare da una sua collega... Jean Grey.
Passano parecchi minuti, fatti di silenzi, sguardi inquietanti e sospetti... poi accade. Irrompe l'ex moglie di Steven Spielberg, visivamente provata dagli anni passati, e cambia tutto. O forse no.

Il fatto è che Nascosto nel buio (Hide and Seek, 2005) è l'essenza del film-fotocopia. E quello che non vorresti mai vedere in un film del genere sono attori che hanno interpretato personaggi come Travis Bickle (Taxi Driver, 1976), Pita (Men on fire, 2004), Jean Grey (X-Men, 2000). 
Dimenticavo, c'è anche Jennifer (Ritorno al Futuro - Parte II, 1989).

Travis Bickle, Taxi Driver
ditemi che non è lo stesso Robert De Niro 
A proposito, avrete sicuramente colto al volo la sostituzione dei personaggi  nella sintesi proposta sopra. Giusto? Perché se non li avete riconosciuti è grave.

Comunque, torniamo al film.
-Il cast è composto da Robert De Niro, Dakota Fanning, Famke Janssen, Elisabeth Shue e comparse varie.
-Il regista riesce a portare a casa qualche inquadratura giusta che unita agli effetti sonori e a un montaggio niente male mantengono il ritmo medio-alto. Più che altro, mette curiosità.
-Il film è un thriller con una punta di horror e qualche omaggio ai grandi del cinema. E uno script che si perde via via che la storia si sviluppa.

A questo punto, dovreste avere un'idea generale del film. Arrivo al punto. Il problema principale di questo nascondino visto in chiave horror (hide and seek=nascondino) è che la sceneggiatura si lascia andare a tal punto da oltrepassare il limite dell'omaggio e scadere nell'imitazione. Persino gli attori - anche se non al loro momento migliore - riescono a tenere i rispettivi ruoli. Ma non c'è nessun guizzo registico, nessun colpo di scena originale. Tutto è un continuo déjà vu, da Il sesto senso (1999) a Secret Window (2004).

Nascosto nel buio è il classico film da noleggiare nelle giornate di scazzo totale e guardare commentando ogni singola scena.

Charlie non c'è. Puoi giocare con me, sono tornata dal futuro.
Promemoria. Il prossimo thriller-psicologico lo facciamo dirigere a Martin Scorsese su sceneggiatura di Laeta Kalogridis che viene fuori una cosa completamente diversa.
Come è già successo? Ah, Shutter Island. 
Perché, volete paragonare Shutter Island con Nascosto nel buio? Prima, andate a guardarlo.

P.S. Se siete arrivati qui cercando Famke Janssen e non avete mai visto Taxi Driver, non avete tutti i torti, ma non vi perdono lo stesso.
P.S.2 L'ex moglie di Spielberg c'è davvero nel film, interpreta una vicina.

Dakota Fanning
ha questa faccia tutto il tempo, giuro.

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