Il nuovo adattamento cinematografico del racconto breve di Philip Dick è il classico giocattolone Sci-Fi che intrattiene senza lasciare niente allo spettatore.
A fine film si ha la sensazione di avere assistito a un film che se ti ha lasciato qualcosa è stato solo perché ti ha ricordato Paul Verhoeven e le sue pietre miliari del cinema.
E anche in questo caso, lo fa nel modo sbagliato. Tanto per non lasciarvi sulle spine, la ragazza con tre tette c'è e si vedono (le tette) ma manca l'essenza originale di quella sequenza. Non lo dico perché sono rimasto aggrappato a un'idea semplice e falsata dai ricordi di un film che ai tempi ho amato. Atto di forza (2012) non emoziona perché manca Paul Verhoeven e nessuno lo ha veramente sostituito, registicamente parlando.
Ecco perché il film di Len Wiseman - regista che in Underworld non mi era affatto dispiaciuto - non mette in scena la stessa magia di Total Recall, 1990.
Le citazioni presenti nel remake sono fini a sé stesse, fatte più perché si doveva che per altro. Se non ci fossero state le tre tette, i fan avrebbero gridato allo scempio.
Len Wiseman questo lo sapeva e ha accontentato tutti, con un lavoro registico discreto, qualche omaggio inserito a caso, CGI altalenante e il catfight più sexy della storia alias Jessica Biel vs. Kate Beckinsale.
Ma non tutto è da buttare, anzi. Il film si fa guardare fino alla fine e intrattiene piacevolmente per un'ora abbondante. Visivamente è ottimo e a livello grafico ci sono delle trovate niente male, come i telefoni nelle mani e gli aggeggi per attraversare il centro della terra facendo la "discesa".
E poi? Il film mostra il fianco e i difetti - di cui ho già parlato - emergono lentamente finché la verità viene sbattuta in faccia allo spettatore: non c'è l'umorismo, non c'è l'inquietudine, c'è solo intrattenimento puro. Un po' quello che è stato Battleship (e Transformers prima di lui). Ma non basta per farci felici.
A questo punto vi starete chiedendo che fine abbiano fatto le considerazione sugli attori... quasi tutti all'altezza con qualche punta di Colin Farrell e Jessica Biel. Il fatto è che le interpretazioni sono rimaste schiacciate dalla mancanza di spessore della sceneggiatura, ma non fatevi influenzare da chi arriva a criticare anche l'insoddisfazione di Doug Quaid, sottolineando l'assurdità di non essere felici e farsi Kate Beckinsale allo stesso tempo. Perché, quando Quaid era insoddisfatto di Sharon Stone il ragionamento filava?
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ragazzi, lei era più bella. |
Miglior blooper:
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ehi, ma le sta fissando il culo. |
Bambini, a nanna. KEEP OUT. CONTENUTO ESPLICITO.
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