The Dark Knight Rises è un film eccezionale. L'intera trilogia diretta da Christopher Nolan è in assoluto la migliore trasposizione cinematografica di Batman che sia mai stata fatta.
E non starò a spiegarvi il perché io preferisca la versione di Nolan piuttosto che quella di Tim Burton. Sono due modi che amo - completamente diversi - di vedere e rappresentare il personaggio DC, ma preferisco Nolan.Chiarito questo punto, non nascondo che parlare de Il Cavaliere oscuro - Il ritorno è molto difficile e il perché è presto detto: è un film complesso.
The Dark Knight Rises non è un film perfetto, ma è un film che unisce tutti: quelli che lo hanno criticato parlando (impropriamente) di buchi di sceneggiatura; quelli che non lo hanno capito e quelli che lo hanno adorato. E li unisce in quanto tutti ne riconoscono la grandezza.
Christopher Nolan non ha solo il merito di aver diretto un film di alto spessore. Il suo trionfo sta nella capacità di dimostrare e mettere in scena la grandezza del Cavaliere oscuro, ma soprattutto del suo alter ego.
Il personaggio che emerge più di tutti è Bruce Wayne, la cui tempra morale viene messa in discussione da una psiche che vacilla di fronte alla perdita di Rachel. Anzi, il vero protagonista è Bruce Wayne; dal fallimento alla catarsi. E inevitabilmente risplende anche la performance strabiliante di Christian Bale.
Il fatto che The Dark Knight Rises non sia considerato un film di supereroi, non è completamente vero. Ammetto che la complessità della sceneggiatura di Jonathan Nolan e Christopher Nolan può fuorviare, ma il film va visto per quello che è: un adattamento cinematografico - del genere supereroistico - caratterizzato da un approccio molto particolare al personaggio creato originariamente da Bob Kane (DC Comics).
E quando all'inizio della recensione ho scritto che The Dark Knight Rises è un film eccezionale non intendevo sottolineare soltanto il fatto che fosse eccelso. Ho usato questo termine proprio perché ha una doppia accezione che mi ha permesso di rimarcarne anche l'atipicità nel suo genere. Nolan ha preso un film di supereroi e lo ha stravolto dalle fondamenta, focalizzando l'attenzione dello spettatore su alcuni aspetti del personaggio piuttosto che altri; una parte dei quali sono impliciti e altri vengono ignorati del tutto.
Il Cavaliere oscuro - Il ritorno è un film pieno di dialoghi, con poca azione e poco Batman; è una pellicola geniale che reinventa un genere cinematografico impreziosendolo di tantissimi elementi nella maniera a cui Nolan ci aveva abituato con Inception.
The Dark Knight Rises dura 2 ore e 45 minuti e sulla carta è un film lento, ma la straordinarietà di Christopher Nolan sta proprio nella capacità di ingannare lo spettatore e sé stesso. Non si limita ad inserire tantissimi personaggi e vicissitudini: introduce anche salti temporali repentini e ravvicinati. Per non parlare poi delle poche scene adrenaliniche che sono state centellinate sapientemente in un mare di dialoghi.
Dal punto di vista contenutistico, il film viene impreziosito da tematiche morali e sociali di non poco conto; dal punto di vista della spettacolarità, gli effetti speciali curati da Chris Corbould e Paul J. Franklin regalano un'esperienza visiva come poche, esaltata dall'IMAX e da panoramiche (realmente) mozzafiato.
La colonna sonora è grandiosa e chiude coerentemente il cerchio.
Quanto agli interpreti, non c'è molto da dire: tutti gli attori hanno recitato splendidamente, compresi Tom Hardy (Bane), Anne Hathaway (Selina Kyle/Catwoman) e Joseph Gordon-Levitt (John Blake) che non fanno parte del cast originario.
Ma torniamo al film.
The Dark Knight Rises è più un sequel del primo che del secondo film, lasciando intuire che Nolan aveva un disegno ben preciso per la trilogia. Talmente coerente e affine alla storia sviluppata in Batman Begins che ne diventa un'ulteriore svolgimento e un epilogo.
Volendo fare un confronto con il fumetto, il film si ispira all'arco narrativo di The Dark Knight Returns (1986), Batman: Knightfall (1993) e Batman: Year One (1987); pur non essendo completamente fedele.
In poche parole, questo film è la conclusione di un'avventura cominciata oltre sette anni fa, sia dal punto di vista cinematografico che registico. La fine e la rinascita di un mito.
Christopher Nolan strappa violentemente la gloria dalle mani del supereroe per poi restituirgliela con un finale epico e commovente che vi lascerà il segno.
P.s. Trovate una carrellata di foto del dietro le quinte QUI.
E quando all'inizio della recensione ho scritto che The Dark Knight Rises è un film eccezionale non intendevo sottolineare soltanto il fatto che fosse eccelso. Ho usato questo termine proprio perché ha una doppia accezione che mi ha permesso di rimarcarne anche l'atipicità nel suo genere. Nolan ha preso un film di supereroi e lo ha stravolto dalle fondamenta, focalizzando l'attenzione dello spettatore su alcuni aspetti del personaggio piuttosto che altri; una parte dei quali sono impliciti e altri vengono ignorati del tutto.
Il Cavaliere oscuro - Il ritorno è un film pieno di dialoghi, con poca azione e poco Batman; è una pellicola geniale che reinventa un genere cinematografico impreziosendolo di tantissimi elementi nella maniera a cui Nolan ci aveva abituato con Inception.
The Dark Knight Rises dura 2 ore e 45 minuti e sulla carta è un film lento, ma la straordinarietà di Christopher Nolan sta proprio nella capacità di ingannare lo spettatore e sé stesso. Non si limita ad inserire tantissimi personaggi e vicissitudini: introduce anche salti temporali repentini e ravvicinati. Per non parlare poi delle poche scene adrenaliniche che sono state centellinate sapientemente in un mare di dialoghi.
Dal punto di vista contenutistico, il film viene impreziosito da tematiche morali e sociali di non poco conto; dal punto di vista della spettacolarità, gli effetti speciali curati da Chris Corbould e Paul J. Franklin regalano un'esperienza visiva come poche, esaltata dall'IMAX e da panoramiche (realmente) mozzafiato.
La colonna sonora è grandiosa e chiude coerentemente il cerchio.
Quanto agli interpreti, non c'è molto da dire: tutti gli attori hanno recitato splendidamente, compresi Tom Hardy (Bane), Anne Hathaway (Selina Kyle/Catwoman) e Joseph Gordon-Levitt (John Blake) che non fanno parte del cast originario.
Ma torniamo al film.
The Dark Knight Rises è più un sequel del primo che del secondo film, lasciando intuire che Nolan aveva un disegno ben preciso per la trilogia. Talmente coerente e affine alla storia sviluppata in Batman Begins che ne diventa un'ulteriore svolgimento e un epilogo.
Volendo fare un confronto con il fumetto, il film si ispira all'arco narrativo di The Dark Knight Returns (1986), Batman: Knightfall (1993) e Batman: Year One (1987); pur non essendo completamente fedele.
In poche parole, questo film è la conclusione di un'avventura cominciata oltre sette anni fa, sia dal punto di vista cinematografico che registico. La fine e la rinascita di un mito.
Christopher Nolan strappa violentemente la gloria dalle mani del supereroe per poi restituirgliela con un finale epico e commovente che vi lascerà il segno.
P.s. Trovate una carrellata di foto del dietro le quinte QUI.
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